A seguito di un'intervista effettuata la scorsa settimana a numerosi leader di aziende agroalimentari,la maggioranza di questi si sono dimostrati ottimisti sulle prospettive della propria azienda nel 2010 rispetto al 2009 e addirittura alcuni hanno affermato erano "molto ottimisti" circa il prossimo futuro.Il sondaggio è stato condotto dalla rivista Marketing e Agri AdFarm,che ha intervistato dirigenti di primo piano di una vasta gamma di aziende agricole che operano nei mercati degli Stati Uniti."Non ci aspettavamo un  così forte maggioranza di risposte positive", ha spiegato Lynn Henderson, editore di Agri Marketing. "Abbiamo intervistato una serie di dirigenti - da multinazionali alle piccole imprese private - e ci aspettavamo,nella migliore delle ipotesi,una prospettiva neutrale per il 2010. Ma la maggior parte di essi prevede,per la loro attività,miglioramenti dietro l'angolo,indipendentemente dalle prospettive dell'economia degli Stati Uniti. "Nel complesso, il 12% degli intervistati sono risultati molto ottimisti riguardo le loro prospettive economiche, il 45% si è detto ottimista, il 35% erano neutrali,il 7% sono stati un po 'negativi e il 2% molto negativi.Mentre il 37% ha espresso 'ottimismo sull'economia generale dell'agricola nel 2010, il 52% neutrali,il 7% un po 'negativi e il 4% molto negativi. Si sono riscontrate differenza di vedute tra società che operano con i coltivatori (di cui il 65% sono ottimisti) rispetto a quelli che operano nel mercato del bestiame (di cui solo il 40% sono ottimisti).In realtà, solo un terzo (il35%) degli intervistati ha una visione ottimista per l'economia globale degli Stati Uniti nel 2010, nonostante le recenti dichiarazioni di noti economisti del settore agricolo che prevedono una ripresa dell'economia nei prossimi mesi. A parte le previsioni degli esperti,Roger Reierson, manager di AdFarm, ha detto che avere previsioni di una ripresa da questo gruppo di società,leader nel settore agricolo,è ancora più rassicurante."Quando questo gruppo di dirigenti aziendali dice che ci sarà un aumento di ettari nel raccolto nel 2010, sono abbastanza certo che si realizzerà", ha detto Reierson. " 

Circa la metà (48%) degli intervistati si aspetta che ci sarà un aumento di acri di mais per il 2010 e il 61% si attende un aumento degli acri di soia. Mentre il prezzo di vendita del mais dovrebbe raggiungere in media 3,30 dollari,dal momento che ha raggiunto valori di $ 8/bushel nel 2008, le previsioni degli intervistati aumenta,con quasi un quarto dei dirigenti che si attendono prezzi sopra i $ 4/bushel l'anno prossimo.I prezzi previsti della soia dovrebbero rimanere stabili ad un prezzo medio di circa $ 9.50/bushel, ma un 12% degli intervistati è più ottimistico e prevede un aumento dei prezzi nel corso del prossimo anno,che andrà a oltrepassare la soglia di $ 10. 

Altre previsioni del sondaggio: 

- I prezzi del cotone dovrebbe restare a minimi storici con il 41% e ci si aspetta un calo della superficie.- -il 77% degli intervistati ritiene che i prezzi del grano Hard Red rimarranno invariati o aumentino da una media del 2.009 di $ 5.20/bushel.

- leggere diminuzioni sono attese per vitelli e vitelloni con maggiori diminuzione per i suini. 

- Oltre il 53% degli intervistati prevede un aumento del prezzo medio per il latte a $ 15/lb o superiore rispetto alla media di $ 12.40/lb nel 2009.

- Il 59% dei dirigenti di aziende che operano nel mercato del bestiame prevede un incremento dei ricavi della loro azienda, mentre il 70% delle compagnie che operano sulle colture prevede un reddito superiore.