Le relazioni tra gli agricoltori e il governo sono state tese a partire dal 2002, quando il governo ha imposto prelievi all'esportazione sui prodotti agricoli, sulla scia del tracollo finanziario del paese. Nel marzo 2008, la situazione è precipitata quando il governo ha tentato di introdurre una scala mobile per i prelievi sull'esportazione di soia. Gli scioperi successivi da parte degli agricoltori hanno turbato gravemente il settore agricolo del paese. Nel 2008, quando i prezzi dei prodotti agricoli si sono impennati,l'Argentina ha avuto un abbondante raccolto di cereali e soia,ma l'incidenza delle tasse è stato abbastanza doloroso. Ora,molti agricoltori vedranno scomparire i loro profitti,a causa di colture devastate dal lungo periodo di siccità.
Per gli agricoltori superare la crisi è essenziale.Un accordo con il governo potrebbe essere raggiunto,per permette,sia di aumentare i profitti per gli agricoltori,sia per rendere accessibili gli alimenti ai consumatori colpiti dalla recessione. Saranno necessari compromessi su entrambi i lati.Molti agricoltori sperano nella sconfitta del governo con le elezioni di Giugno.
Le notizie sul fronte della produzione sono diventate più pessimistiche. La siccità,che perdura ancora,ha gravemente ostacolato il raccolto 2010, le cui previsioni per la produzione di mais e frumento sono state di nuovo valutate in ribasso. Dopo due anni consecutivi di raccolti disastrosi,è probabile che il prossimo anno non vi sia grano a sufficienza per le esportazioni. Per il consumatore medio argentino,la preoccupazione maggiore è l'impatto che la siccità potrebbe avere sul settore zootecnico. Con il patrimonio zootecnico nazionale in diminuzione,a causa della siccità, ed il basso livello di scorte,gli argentini potrebbero presto essere costretti a mangiare carne importata.

sintesi di un' articolo pubblicato da Dow Jones Newswires