L'Aghanistan è un Paese agricolo con l'80% della popolazione coinvolta in attività agricole.A causa della siccità che ha colpito il Paese nel corso degli ultimi anni,la maggior parte dei terreni versa in condizioni disastrose,con conseguente forte riduzione delle coltivazioni agricole.Gli agricoltori fanno ricorso alla coltivazione di papavero per la produzione di oppio ed ottenere maggior vantaggi economici.In alcune province del sud si trovano ancora coltivazioni di papavero,anche se c'è una pressione del governo afghano,in collaborazione con  la comunità internazionale,di eliminare completamente questa coltivazione.In questi ultimi anni,gli agricoltori,grazie anche ad una maggiore sensibilizzazione del governo sui danni degli supefacenti,hanno coltivato grano,specialmente nelle aree di Samangan, Balkh, Kunduz,Takhar e le province di Ghazni.Il governo afghano ha acquistato il grano in eccedenza dei raccolti degli agricoltori,ottenendone il consenso e contribuendo allo sviluppo del settore agricolo.Con questa iniziativa,il governo intende limitare l'accaparramento del grano e del suo traffico al di fuori del paese.Questo programma è già in atto in almeno 10 province,nel nord,nord-est e sud-ovest del Paese,nelle quali il surplus di grano oltrepassa 50.000 tonnellate.Limitazioni di questa iniziativa derivano dalla mancanza di eccedenze dovute allo scarso livello di scorte di grano del Paese,indebolite anche dal contrabbando.La diminuzione dei prezzi del grano,coincidenti con la stagione del raccolto,ha determinato grossi problemi agli agricoltori afghani ed alcune opportunità per commercianti,che comprano grano a bassi prezzi con l'obiettivo di venderlo in futuro a prezzi più elevati.Il governo afghano è in procinto di ulteriori piani per impedire questa situazione.