Malgrado il 3% in meno,previsto per la produzione mondiale di cereali nel 2009,rispetto al record del 2008,la situazione dell'approvvigionamento e della domanda nel 2009/2010 rimane soddisfacente.Gli approvvigionamenti,che consistono nelle produzioni e nelle scorte di riporto,si prevedono invariate rispetto alla precedente stagione.Con previsioni di un consumo mondiale con ritmo di crescita molto più lento rispetto al 2008/2009,le scorte mondiali di cereali alla fine del 2010 possono diminuire solo di poco e rimanere il più alto livello fin dal 2003.Il commercio mondiale di cereali nel 2009/2010 è probabile che sia caratterizzato da una forte contrazione rispetto al record 2008/2009,in parte trainata da un taglio massiccio delle importazioni di frumento.Le aspettative di un secondo anno di buoni raccolti ha già portato verso una diminuzione dei prezzi internazionali dei cereali,ben al di sotto degli alti livelli del 2008.

La produzione cerealicola mondiale nel 2009 è prevista a 2208 milioni di tonnellate,il 3,4% in meno rispetto allo scorso anno,ma comunque,pur sempre,il secondo più grande raccolto.Sono previste riduzioni per il grano e altri cereali,mentre il riso potrebbe registrare un aumento marginale.La riduzione della produzione di grano di quest'anno è dovuta in parte al risultato del ritorno alla normalità delle rese dopo le alte produttività dello scorso anno,ma anche alle diminuzioni delle semine (in particolare del grano).Il alcune dei più grandi Paesi produttori,gli agricoltori sono stati scoraggiati dagli attuali prezzi dei cereali e dall'aumento dei costi di produzione.

Le ultime previsioni della Fao sulla produzione di grano del 2009 è di 655 milioni di tonnellate,circa il 4% in meno rispetto il record dell'anno scorso,ma ancora ben al di sopra della media degli ultimi 5 anni.La maggior parte del calo è prevista per i maggiori Paesi produttori,in particolare quelli dell'Europa orientale e Stati Uniti.I recuperi sono previsti in alcuni Paesi che l'anno scorso sono stati colpiti da siccità,come ad esempio la Repubblica Islamica dell'Iran,Turchia e Repubblica Araba Siriana,ma questi non saranno sufficienti a compensare il calo atteso a livello mondiale,pur essendo importanti a livello nazionale/regionale.