Le piogge primaverili hanno migliorato le condizioni di umidità del suolo in molte aree degli Usa. Inizialmente queste piogge sono state accolte dagli agricoltori favorevolmente per un ritorno alle normali rese di mais nel 2013, dopo la siccità di un anno fa. Allo stesso tempo, le precipitazioni persistenti e abbondanti (compresa la neve nelle aree del Nord) hanno ritardato l'inizio delle semine di mais. Le preoccupazioni del ritardo delle semine sono in aumento e probabilmente determineranno un impatto negativo sulla resa potenziale. La data delle semine non è l'unico fattore e senza dubbio non è il fattore più importante per le rese del mais. Ci sono ampi esempi storici di colture seminate tardivamente che hanno prodotto rese prossime o superiori alla media e colture semineate in anticipo sui tempi medi che hanno dato rese al di sotto della media e infine altre colture, seminate nei giusti tempi, le cui rese sono state sia sopra che sotto il valore medio. Eppure, la tempestività delle semine è una considerazione importante per le rese in questa fase della stagione e probabilmente quest'anno si registreranno semine di mais in ritardo. La ricerca agronomica indica che, tanto più ci si allontana dalla finestra temporale ottimale, più le rese scendono.Secondo quanto constatato dai ricercatori in Illinois, a parità di altre condizioni, le rese medie del mais non si discostano fra loro con semine effettuate con l'inizio di aprile a metà maggio. Superando la metà di maggio le rese diminuiscono. Sulla base di statistiche effettuate in 42 anni, si è notato che in media il 15% del mais è stato seminato dopo la metà di maggio. Poichè alla data di Lunedì scorso le semine di mais erano state effettuate per il 4% del totale, rimangono 29 giorni per seminare l'81% del mais affichè ritorni la media del 15% degli ultimi 42 anni.